News: Buonanotte Milan

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eagle9
view post Posted on 7/2/2010, 20:48




CITAZIONE
Il Milan non riesce a scuotersi e colleziona un'altra prestazione deludente a Bologna, dove pareggia 0-0 contro la squadra di Colomba. Deludente il primo tempo dell'undici di Leonardo, mai arrivato a impensierire il portiere rossoblu. Nella ripresa, con Huntelaar in campo, i rossoneri si presentano più spesso in area avversaria, ma le loro conclusioni più pericolose (Ronaldinho al 57', Ambrosini al 92') vengono respinte dalla traversa.

LA PARTITA

C'era una volta il 4-2-fantasia, l'allegria, il Milan leonardiano finalmente decollato verso i vertici di gioco e di classifica. Oggi c'è un Diavolo tornato bolso, ruminante calcio, che non riesce più a vincere e a segnare. I dati parlano chiaro: un gol nelle ultime quattro partite ufficiali, chiuse con due pareggi e due sconfitte; i punti di distacco dall'Inter che dal possibile -3 del pre-derby sono diventati 10. E buonanotte alle tabelle, ai progetti di rimonta più o meno tenuti nel cassetto.

Le maniere per mettere a cuccia lo smarrito Milan sono ormai vari: si può essere più forti (Inter), più veloci (Udinese) o solamente adottare il caro, vecchio catenaccio all'italiana (Livorno e Bologna). Tutte le strade sono buone per portare a galla i chiarissimi limiti dinamici e tattici del Milan, prevedibilissimo per una squadra organizzata per portare anche nove uomini dietro la linea della palla. Le manovre milaniste, specie nel primo tempo, sono state caratterizzate da un ritmo da tangenziale all'ora di punta, gestite con passaggi corti, spesso orizzontali, recapitati sui piedi immobili di Seedorf, Pirlo, Ronaldinho. Tra i pochi che cercano qualche movimento ecco il nuovo iscritto Mancini, ecco Borriello, che però, costretto ad allargarsi alla ricerca di palloni, lascia sguarnita un'area dove nessuno dei trottatori rossoneri pensa bene di inserirsi. In tutto il primo tempo lo fa solo in un'occasione Ambrosini rimediando una mezza figuraccia: tocco in anticipo sull' uscita di Colombo e tuffo abbastanza goffo alla ricerca del rigore. Il capitano milanista ha buon senso e riflessi sufficienti per accorgersi immediatamente della sciocchezza, si alza e fa segno all'arbitro che non c'è stato fallo: Mazzoleni, che non ci era cascato, lo grazia dall'ammonizione.

Questa azione è lo zenit milanista del primo tempo: tutto dire. E l'unica parata la effettua Dida, su una sventagliata del voglioso Di Vaio. Leonardo decide di passare dalla camomilla al caffè dopo un quarto d'ora di ripresa in cui l'unico sussulto arriva da Ronaldinho, più utile come centravanti di peso in area che come prestigiatore crea-occasioni: spallata a Lanna su calcio d'angolo, girata al volo, traversa. Leonardo, si diceva, decide di interrompere la passeggiata di Seedorf e chiede a Huntelaar di scardinare, insieme a Borriello, l'area blindata da Colomba. Parlare di assedio sembra eccessivo: ma il Milan, nell'ultima fetta di match, riesce almeno a dare continuità alle proprie iniziative, a produrre qualche situazione buona per Borriello, Huntelaar, per Ambrosini che nell'ultimissimo tentativo, su cross di Mancini, centra un'altra traversa con uno dei suoi tipici "terzi tempi" stile Nba. Parlare di sfortuna, però, è pericoloso e generoso: la sconfitta avrebbe punito oltre i limiti un Bologna che il suo mestiere l'ha saputo fare. A differenza del Milan.

 
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